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Post by Tehrani on Sept 29, 2005 22:41:33 GMT -5
Man Ham be nobehe khodam, az tarafe khodam beh namayandegi az tarafe hame mardome iran dar kose madare har binanoos keh akhoond hast, migozaram. tofighe hamegan ra az khodawande mannan masalat daram.
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kun kone mohammado mehdi
Guest
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Post by kun kone mohammado mehdi on Jul 24, 2006 6:44:23 GMT -5
madare har chi akhundo, eslamo ,moslemo ,mohamade madar jendeye kuniye jendeh bazo ba oun hazrate mahdiye koskeshe aghab oftadehye zehni ke araba dozdidan kunesh gozashtan badam andakhtanesh tu chah ke began gheibate kobrae.madar jende madare to ro va khahareto hamun araba bayad az kun bezaran khodetam bayad kun bedi be yek mosht bisavade madar jendeh ke zire arab mikhaban .agar kasi be amrikai bede sagesh miarze ta be arabi ke f*ghat karesh zena va dozdiye ;D
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Post by HIIIII on Oct 2, 2006 17:09:45 GMT -5
Bezani aval Khodaro begajd, badaz khoda zane khodaro begajd, marhale sevom bezanid ghoran ro begajd, badazon berid beshashid be khane khoda sepass berid betamame mazhabihaje jahan tajavoz konid, aval az hame madarashono begaid va bokonid hichkari nadare joneto. badazon berid jek ketab darmorede chetor salakhi kardane araba benevisid, badaz lisidane kos hazrate Zahra kos madare harkasike in neveshteha ro mikhone va madaresh mijadjolo cheshesh belisid bad onaro zende zende chal konid, hazrate mohamad ro badaz zohoresh zende zende az kon bokonid kholase mosalmonaro ta jadaran bokonid
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Post by HIIIII on Oct 2, 2006 17:36:55 GMT -5
HIIIIII
Salam holo jan! Madaretoom gaideshod, Hala bazanid madare harshi mosalmone begaid. Akhond janaeat ke arzeshe kardan nadare. Ona bajad jad begiran chejori adam kose maesoome hazrate zahramizare. shoma ke mishinind inkoseshera ro mokhonid berid beshind fekr konid chejori mitoonim dasbedast ham in redjim past akhondi ra sarnegoon konim. hichkari nadare joneto
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Post by HIIIII on Oct 2, 2006 17:45:58 GMT -5
Tahishki Mataleb manonakhondeh inja benevisam ke madareharkasi ke mikhad darmorede man kosesher benivise o jolojolo gaidam albate bajad man khaternashne shoma khanandehaje aziz bokonam ka man hamisheh ba hazrate zahra eradate khasi daram ishon khejli khon goshtie. ek shab darmored ishan jek khabe elahi didam moghei ke az khab boland shodam tamam vojodam khisebabod, she koni dasht. Albate bagama maje 10, 20 dasti baham halkardi
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Post by HIIIII on Oct 2, 2006 17:51:04 GMT -5
Tahishki Mataleb manonakhondeh inja benevisam ke madareharkasi ke mikhad darmorede man kosesher benivise o jolojolo gaidam albate bajad man khaternashne shoma khanandehaje aziz bokonam ke man hamisheh be hazrate zahra eradate khasi daram ishon khejli khob goshtie. ek shab darmored ishan jek khabe elahi didam moghei ke az khab boland shodam tamam vojodam khisehab bod, she koni dasht. Albate bagama maje 10, 20 dasti baham halkardi
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Post by HIIIII on Oct 3, 2006 10:10:55 GMT -5
Kare emroze shoma! Berid bebache akhonda tadjavoz konid va azashon filmbardary konid va aks begirid. baed az on aksa va filmaro bezarid to internet ta hame bebinad. jameahjie ke hohgoghe bashari ro zire pamigozarad hahgash bishtar az inha nist. nasle emrozema salakhi inrejim ra nakhahadpaziroft. invazife hamegan ast ke hohgoge ensani ra khastar va rejim palid eslami iran ke fahgat braje sarmajegozarihaje khodeshan az eslam va eslamgary dam mizanand. Zendebad bar iran va tamam iraniha, zendebad demokrasi, dendehbad azadije bajan, zendehbad hohgoge kargaran, zendehbad barabary ensanha, zendebad azady, marg bar amrika, marg bar diktator, marg bar jomhorikhah, marg ba akhond, dorod bar shoma. bedrod
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Post by AKHOOND KOSH on Jan 8, 2007 16:30:09 GMT -5
kOSSE NANE AKHOOND & PEYGHAMBARE BACHCHEBAZESH
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Post by kose baz on Jan 10, 2007 3:43:34 GMT -5
kose nane hama akhonda ;D
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Post by chopan on Jan 10, 2007 4:14:52 GMT -5
undefined Continua... undefined [Chiudi] undefined [Chiudi] undefined “IL SIGNORE DELLE MOSCHE” DI W. GOLDING:
Questo capolavoro della letteratura inglese fu pubblicato nel 1954, grazie all’interessamento di T. S. Eliot. Il successo editoriale fu gigantesco: 14 milioni di copie vendute in Inghilterra. Quest’opera ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche. Il primo film sul “Signore delle mosche” è del 1963 ad opera del regista Peter Brook. Il libro non è altro che una favola moderna. Un gruppo di ragazzi sopravvive ad un incidente aereo e finisce su un’isola disabitata. Il cuore dell’isola è costituito da una macchia fitta, ricca di frutti e maiali. C’è anche una montagna da cui possono scrutare l’orizzonte e guardare se passano le navi. I ragazzi hanno solo un barlume di speranza che possano portarli in salvo gli adulti, perché durante il conflitto mondiale è esplosa la bomba atomica. Gli adolescenti devono adattarsi alla vita dell’isola: devono costruire rifugi, andare a caccia, fare delle leggi, eleggere un capo, tenere vivo il fuoco. Naturalmente dovranno fare tutto da soli, perché non c’è la supervisione di nessun adulto. inizialmente viene eletto capo Ralph, il cui tipo di organizzazione simboleggia un’ideale di società democratica, in cui ognuno lavora per il benessere collettivo. Il capo ed i consiglieri possiedono la conchiglia, che rappresenta la conoscenza e la saggezza. Successivamente però si impone la società di Jack, basata sull’obbedienza e la subordinazione: una vera e propria dittatura. I due gruppi si scontrano e nella lotta muoiono due bambini: Simone e Piggy. Il microcosmo isolato dal mondo reale ed occasione per una rinascita dell’umanità diviene quindi un’ulteriore conferma della malvagità del genere umano: i bambini sono regrediti dalla civiltà alla barbarie. A questo romanzo naturalmente sono state date le più svariate interpretazioni. C’è chi ha ritenuto che fosse un’allegoria religiosa, a causa del titolo. Infatti “Signore delle mosche” è uno dei tanti appellativi del diavolo. C’è chi invece ha posto l’accento sulla lotta tra il bene ed il male, cioè tra Ralph e Jack. Altri hanno visto nel romanzo il simbolo di quel che era accaduto nella seconda guerra mondiale ed hanno intuito in Jack il carisma e la forza di persuasione di Hitler. Certamente da questo libro si possono comprendere tre concetti basilari su cui si fondano tutte le opere di Golding: 1) l'autore scrisse in un periodo della letteratura inglese, chiamato epoca tra il realismo ed il modernismo. E lo scrittore riuscì ad essere sia realista(perchè anche se questa storia è completamente inventata potrebbe sempre accadere) che modernista(perchè fece largo uso di metafore, simboli ed allegorie) 2) il suo pessimismo riguardo la natura umana, dovuto al fatto che vide direttamente gli orrori della seconda guerra mondiale, perché fu ufficiale della marina britannica 3) la sua totale sfiducia nel sistema scolastico inglese. Questo libro infatti può essere anche inteso come una critica distruttiva nei confronti degli agenti di socializzazione dell’Inghilterra di quel tempo. I ragazzi del “Signore delle mosche” sono già andati a scuola, sono già stati deformati dalla scuola britannica. Sono già stati temprati dalla severa disciplina e dalle norme ottuse di quel periodo. Golding non a caso fu maestro e subì l’influsso della pedagogia steineriana. Steiner fu il fondatore dell’antroposofia, che potremmo definire una scienza dello spirito. Come educatore il filosofo Steiner fu straordinario: da giovane riuscì a far laureare in medicina un ragazzo sofferente di idrocefalia, una malattia che causa ritardo mentale. La sua pedagogia non si basa su nessuna imposizione e su nessuna ricetta. Lascia spazio alla creatività dell’insegnante, che a seconda delle sue esigenze e delle esigenze degli allievi può stabilire quali sono i modi più idonei di apprendimento. La pedagogia steineriana sostituì la disciplina ferrea con il calore umano tra allievo ed insegnante, dato che secondo il filosofo non bisognava educare solo la testa del bambino, ma anche l’intero corpo. Chiaramente Golding avendo in mente Steiner nonxvVXXV undefined Continua... undefined [Chiudi] undefined [Chiudi] undefined “IL SIGNORE DELLE MOSCHE” DI W. GOLDING:
Questo capolavoro della letteratura inglese fu pubblicato nel 1954, grazie all’interessamento di T. S. Eliot. Il successo editoriale fu gigantesco: 14 milioni di copie vendute in Inghilterra. Quest’opera ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche. Il primo film sul “Signore delle mosche” è del 1963 ad opera del regista Peter Brook. Il libro non è altro che una favola moderna. Un gruppo di ragazzi sopravvive ad un incidente aereo e finisce su un’isola disabitata. Il cuore dell’isola è costituito da una macchia fitta, ricca di frutti e maiali. C’è anche una montagna da cui possono scrutare l’orizzonte e guardare se passano le navi. I ragazzi hanno solo un barlume di speranza che possano portarli in salvo gli adulti, perché durante il conflitto mondiale è esplosa la bomba atomica. Gli adolescenti devono adattarsi alla vita dell’isola: devono costruire rifugi, andare a caccia, fare delle leggi, eleggere un capo, tenere vivo il fuoco. Naturalmente dovranno fare tutto da soli, perché non c’è la supervisione di nessun adulto. inizialmente viene eletto capo Ralph, il cui tipo di organizzazione simboleggia un’ideale di società democratica, in cui ognuno lavora per il benessere collettivo. Il capo ed i consiglieri possiedono la conchiglia, che rappresenta la conoscenza e la saggezza. Successivamente però si impone la società di Jack, basata sull’obbedienza e la subordinazione: una vera e propria dittatura. I due gruppi si scontrano e nella lotta muoiono due bambini: Simone e Piggy. Il microcosmo isolato dal mondo reale ed occasione per una rinascita dell’umanità diviene quindi un’ulteriore conferma della malvagità del genere umano: i bambini sono regrediti dalla civiltà alla barbarie. A questo romanzo naturalmente sono state date le più svariate interpretazioni. C’è chi ha ritenuto che fosse un’allegoria religiosa, a causa del titolo. Infatti “Signore delle mosche” è uno dei tanti appellativi del diavolo. C’è chi invece ha posto l’accento sulla lotta tra il bene ed il male, cioè tra Ralph e Jack. Altri hanno visto nel romanzo il simbolo di quel che era accaduto nella seconda guerra mondiale ed hanno intuito in Jack il carisma e la forza di persuasione di Hitler. Certamente da questo libro si possono comprendere tre concetti basilari su cui si fondano tutte le opere di Golding: 1) l'autore scrisse in un periodo della letteratura inglese, chiamato epoca tra il realismo ed il modernismo. E lo scrittore riuscì ad essere sia realista(perchè anche se questa storia è completamente inventata potrebbe sempre accadere) che modernista(perchè fece largo uso di metafore, simboli ed allegorie) 2) il suo pessimismo riguardo la natura umana, dovuto al fatto che vide direttamente gli orrori della seconda guerra mondiale, perché fu ufficiale della marina britannica 3) la sua totale sfiducia nel sistema scolastico inglese. Questo libro infatti può essere anche inteso come una critica distruttiva nei confronti degli agenti di socializzazione dell’Inghilterra di quel tempo. I ragazzi del “Signore delle mosche” sono già andati a scuola, sono già stati deformati dalla scuola britannica. Sono già stati temprati dalla severa disciplina e dalle norme ottuse di quel periodo. Golding non a caso fu maestro e subì l’influsso della pedagogia steineriana. Steiner fu il fondatore dell’antroposofia, che potremmo definire una scienza dello spirito. Come educatore il filosofo Steiner fu straordinario: da giovane riuscì a far laureare in medicina un ragazzo sofferente di idrocefalia, una malattia che causa ritardo mentale. La sua pedagogia non si basa su nessuna imposizione e su nessuna ricetta. Lascia spazio alla creatività dell’insegnante, che a seconda delle sue esigenze e delle esigenze degli allievi può stabilire quali sono i modi più idonei di apprendimento. La pedagogia steineriana sostituì la disciplina ferrea con il calore umano tra allievo ed insegnante, dato che secondo il filosofo non bisognava educare solo la testa del bambino, ma anche l’intero corpo. Chiaramente Golding avendo in mente Steiner non poteva che essere contrarissimo al modo di insegnare della undefined Continua... undefined [Chiudi] undefined [Chiudi] undefined “IL SIGNORE DELLE MOSCHE” DI W. GOLDING:
Questo capolavoro della letteratura inglese fu pubblicato nel 1954, grazie all’interessamento di T. S. Eliot. Il successo editoriale fu gigantesco: 14 milioni di copie vendute in Inghilterra. Quest’opera ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche. Il primo film sul “Signore delle mosche” è del 1963 ad opera del regista Peter Brook. Il libro non è altro che una favola moderna. Un gruppo di ragazzi sopravvive ad un incidente aereo e finisce su un’isola disabitata. Il cuore dell’isola è costituito da una macchia fitta, ricca di frutti e maiali. C’è anche una montagna da cui possono scrutare l’orizzonte e guardare se passano le navi. I ragazzi hanno solo un barlume di speranza che possano portarli in salvo gli adulti, perché durante il conflitto mondiale è esplosa la bomba atomica. Gli adolescenti devono adattarsi alla vita dell’isola: devono costruire rifugi, andare a caccia, fare delle leggi, eleggere un capo, tenere vivo il fuoco. Naturalmente dovranno fare tutto da soli, perché non c’è la supervisione di nessun adulto. inizialmente viene eletto capo Ralph, il cui tipo di organizzazione simboleggia un’ideale di società democratica, in cui ognuno lavora per il benessere collettivo. Il capo ed i consiglieri possiedono la conchiglia, che rappresenta la conoscenza e la saggezza. Successivamente però si impone la società di Jack, basata sull’obbedienza e la subordinazione: una vera e propria dittatura. I due gruppi si scontrano e nella lotta muoiono due bambini: Simone e Piggy. Il microcosmo isolato dal mondo reale ed occasione per una rinascita dell’umanità diviene quindi un’ulteriore conferma della malvagità del genere umano: i bambini sono regrediti dalla civiltà alla barbarie. A questo romanzo naturalmente sono state date le più svariate interpretazioni. C’è chi ha ritenuto che fosse un’allegoria religiosa, a causa del titolo. Infatti “Signore delle mosche” è uno
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Post by KIR TO ESLAM on Apr 2, 2007 9:39:27 GMT -5
KIR TO DAHAME MOHAMADE KOS KESH, PEYGHAMBARE KASIFE ESLAM, KIR TO DAHANE ALI KHAHAR KOSDE, KIR TO QORANR KIRI, KIR TO KOSE FATEMEH ZAHRA. KIR TO DINE ESLAM...............KIR TO DAHAME MOHAMADE KOS KESH, PEYGHAMBARE KASIFE ESLAM, KIR TO DAHANE ALI KHAHAR KOSDE, KIR TO QORANR KIRI, KIR TO KOSE FATEMEH ZAHRA. KIR TO DINE ESLAM...............KIR TO DAHAME MOHAMADE KOS KESH, PEYGHAMBARE KASIFE ESLAM, KIR TO DAHANE ALI KHAHAR KOSDE, KIR TO QORANR KIRI, KIR TO KOSE FATEMEH ZAHRA. KIR TO DINE ESLAM...............KIR TO DAHAME MOHAMADE KOS KESH, PEYGHAMBARE KASIFE ESLAM, KIR TO DAHANE ALI KHAHAR KOSDE, KIR TO QORANR KIRI, KIR TO KOSE FATEMEH ZAHRA. KIR TO DINE ESLAM...............KIR TO DAHAME MOHAMADE KOS KESH, PEYGHAMBARE KASIFE ESLAM, KIR TO DAHANE ALI KHAHAR KOSDE, KIR TO QORANR KIRI, KIR TO KOSE FATEMEH ZAHRA. KIR TO DINE ESLAM...............KIR TO DAHAME MOHAMADE KOS KESH, PEYGHAMBARE KASIFE ESLAM, KIR TO DAHANE ALI KHAHAR KOSDE, KIR TO QORANR KIRI, KIR TO KOSE FATEMEH ZAHRA. KIR TO DINE ESLAM...............KIR TO DAHAME MOHAMADE KOS KESH, PEYGHAMBARE KASIFE ESLAM, KIR TO DAHANE ALI KHAHAR KOSDE, KIR TO QORANR KIRI, KIR TO KOSE FATEMEH ZAHRA. KIR TO DINE ESLAM...............KIR TO DAHAME MOHAMADE KOS KESH, PEYGHAMBARE KASIFE ESLAM, KIR TO DAHANE ALI KHAHAR KOSDE, KIR TO QORANR KIRI, KIR TO KOSE FATEMEH ZAHRA. KIR TO DINE ESLAM...............
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Post by omid on Jun 14, 2007 21:31:05 GMT -5
madere jande ve zan jande ve pedar koni, bardare konie.....
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Post by leila on Oct 2, 2007 19:25:20 GMT -5
man ba inkeh ba fosh dadan mokhalefam, wali hame in mardom keh dar inja be akhoonha wa eslam fohsh midand , mifahmam. wa hamchenin az webmaster in site ba inkeh adam bitarbiati hast, sepasgozaram keh in emkan ro inja gozashteh keh mardome iran azad bashand harfeshoon ro be in mollahaaye bisharaf bezanand.
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Post by molla on Oct 30, 2007 20:59:06 GMT -5
be nameh khoda... ey kash miraftid wa tobeh mikardid keh in chizha ra inja minvisid. alabate oon aghyae mosalman ham keh dar inja fohsh dade ast be iraniha khob kari nakardeh ast. ma iraniha bayad bedanim keh nemati nasibe ma shodeh keh khandane peyghabare akram ( sayyad ha ) dar iran hastand wa keshvar ra ba noore elahi barkat midahand. agar nasle peyghabare akram tooy iran nabood, hatman iraniha hanooz ham mazhabe zartoshti dashtand, wa be jaye allah , atash ra miparastidand. wali khoda ra shokr ke be barkate in enghelab waze hame mardom ham khob shodeh , wa zanha ba hejab shodeand... ma bayad hamintor be mobarezeh edame bedehim ta digar kasi ghaire mosalman dar donya nabashad. chonkeh har keh mosalman nist, ghatlash wajeb ast , agar emam dastoore jahad bedahad. , be omide residane sahebe zaman , keh ba amadanesh, hame mokhalefine maa ra az bain mibarad. wassalam...
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Post by ali on Oct 30, 2007 21:03:22 GMT -5
kire khar to kose madare harchi akhoond, keh hameshoon vatan foroosh wa binamoos hastand.
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